Quando si parla di calendario perpetuo si fa riferimento ad una vera e propria complicazione che è diventata quasi leggendaria nel settore degli orologi di lusso.

Per chi non avesse la minima idea di ciò di cui stiamo parlando, va detto che il calendario perpetuo venne introdotto nientemeno che da Papa Gregorio XIII.

È stato proprio quest’ultimo, infatti, a introdurre il Calendario Gregoriano. La principale caratteristica di tale calendario?

Senz’altro il fatto di stabilire la presenza di dodici mesi, che potevano avere una durata diversa, con un numero di giorni complessivi che va a formare un anno pari a 365 oppure 366 giorni.

In un primo momento si parla di calendario perpetuo solo come una sorta di vera e propria dimostrazione di bravura tecnica, senza però nessun altro fine. Con lo scorrere del tempo, però, questa innovazione è stata sempre più apprezzata, al punto tale da diventare una peculiarità di un gran numero di maison svizzere.

Una complicazione di carattere meccanico

Come detto, il calendario perpetuo sta a indicare una “complicazione” di carattere tipicamente meccanico, ma al tempo si può ritenere una pratica “semplificazione” per l’utente, al punto tale da considerarsi una sorta di valore aggiunto per questa categoria di orologi.

Prima del lancio sul mercato degli orologi perpetui, spopolavano gli orologi dotati di calendario annuale.

Si tratta di una serie di modelli che sono in grado di modificare la data in maniera corretta e in via del tutto automatica. In poche parole, erano in grado di calcolare se c’era la necessità di passare direttamente al mese successivo il giorno che succedeva il 30 oppure il giorno dopo il 31. Si tratta di orologi che, però, non erano in grado di garantire la stessa azione in riferimento al mese di febbraio. In quest’ultimo caso, infatti, l’unica cosa che si poteva fare era aggiustare la data manualmente.

Torniamo indietro nel tempo: il primo progetto

Per ritrovare il primo progetto che vedeva protagonista un orologio dotato di calendario perpetuo, dobbiamo andare indietro nel tempo fino al 1898. In quell’anno, infatti, venne realizzato un orologio con tali caratteristiche. Merito, senza ombra di dubbio, del grande lavoro che venne fatto da parte dei laboratori Patek Philippe. Si trattava di un meccanismo che doveva essere installato all’interno di un pendente da donna.

Basandosi sui risultati che sono stati ricavati in merito allo sviluppo di quel pendente, ecco che si ottennero tanti dati utili per poter poi cimentarsi nella creazione del primo orologio da polso dotato di calendario perpetuo.

Il progetto definitivo, però, venne svelato solamente dopo circa trent’anni rispetto a quando venne creato il disegno originario.

Di che orologio di lusso stiamo parlando? Si fa riferimento al Patek Philippe 97975, che venne lanciato sul mercato solamente nel 1925. Uno dei modelli più ricercati ancora oggi sul mercato, soprattutto sul canale online, dove ci sono diverse piattaforme che si occupano della vendita di orologi di lusso a Roma e in tante altre città italiane.

La referenza 97975 del Patek Philippe

Questo orologio si caratterizza per essere dotato di una cassa da 34.4 mm e può contare su una decorazione decisamente dettagliata che segue un po’ tutto il profilo delle anse.

L’indicazione della data viene proposta su una scala rossa che viene collocata sul perimetro del quadrante, grazie alla presenza di una lancetta di notevoli dimensioni che viene montata proprio in mezzo. Il quadrante del giorno della settimana, invece, è stato posto alle ore 12, mentre il quadrante che si riferisce al mese si trova alle ore 6.

Uno degli aspetti più importanti da mettere in evidenza è che Patek non riproporrà più questo tipo di design. In effetti, è difficile non rimanere a bocca aperta di fronte alla colorazione luminosa che caratterizza il quadrante, ovvero un elegantissimo bianco smaltato. In fondo, si tratta di una delle tante dimostrazioni di quanto ha saputo fare questa maison nel corso della sua più che centenaria storia.

Il movimento venne creato da Victorin Piguet, con scappamento ad ancora a linea retta.

Da notare anche la presenza di un bilanciamento di compensazione e di una spirale Breguet. Uno degli aspetti che stupiscono e impressionano maggiormente è legato al fatto che il movimento era dotato di una peculiarità più unica che rara, ovvero delle indicazioni di un calendario perpetuo istantaneo.

La prima versione di questo orologio venne lanciato in commercio nel corso del 1927. Tale modello venne venduto ad una collezionista di origini a stelle e strisce, tale Thomas Emery.

Al giorno d’oggi, però, si può ammirare all’interno della meravigliosa collezione che si trova all’interno del Museo Patek Philippe in quel di Ginevra.

Ebbene, da quel momento, si è poi atteso un bel po’ di tempo, all’incirca 15 anni, prima che Patek lanciasse sul mercato il suo primissimo cronografo dotato di calendario perpetuo. Questo modello venne prodotto finalmente in serie: stiamo parlando, per chi non l’avesse ancora capito, dello spettacolare 1518.